La favela è un quartiere di baracche poste alla periferia di grandi città brasiliane dove le abitazioni sono realizzate con materiali di scarsa qualità o, nei casi peggiori, con scarti presi dai rifiuti. Criminalità e degrado sono di rigore in queste aree nelle quali scarseggia anche l'igiene.
Il termine con cui siamo soliti indicare queste zone è di origine portoghese e spesso lo sentiamo articolato al plurale ('favelas'); esso deriva da un evento verificatosi in seguito alla guerra di Canudos, avvenuta sul finire del diciannovesimo secolo, quando alcuni soldati decisero di occupare un'area collinare a Rio de Janeiro non avendo abitazioni in cui vivere.
La collina fu presto denominata 'morro de Favela' in ricordo della sede del più importante accampamento militare nel corso della guerra. Seguirono il loro esempio alcuni tra gli individui più poveri delle grandi città che a mano a mano presero il posto dei militari diventando il maggiore gruppo etnico residente in quei territori.
Coloro che occupano una favela prendono il nome di "favelados" e rappresentano la popolazione più povera che vive ai margini delle grandi città dove essi possono vivere senza paura di non essere i benvenuti.
Sono individui poveri, costretti a risiedere in abitazioni realizzate con materiali poveri e per giunta in assoluta irregolarità considerato che i crolli, causati anche dalle piogge torrenziali, sono purtroppo assai frequenti.
Negli ultimi tempi le favelas non fanno fatica ad essere accomunate alla criminalità essendo occupate da una popolazione povera che vive per lo più senza alcun sostegno da parte delle classi più abbienti. Ed è per questo motivo che i favelados agiscono di frequente indisturbati per portare a termine attività criminali.
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